Quando io morirò,
lo sa Dio quando sarà,
se sarà per dovere,
raggiunti i limiti d'età,
con le ossa rosicchiate
da un principio di disfacimento,
con la carne rinsecchita
senza forza ed emaciata,
e con la mente persa,
senza tempo (1) e senza memoria,
non piangete, mi raccomando,
se no mi inquieto veramente,
niente espressioni tristi
e vesti nere per portarmi lutto,
non è cosa, non mi piace,
che deve pensare la gente,
che sarei voluto rimanere per semenza?

Quando io morirò,
se morirò all'improvviso,
di colpo, con un infarto
o per tragedia,
come di certo può capitare,
se morirò così,
allora si che sarà importante,
fatevi voialtri mia voce e pianto,
che, sicuramente, ne avrò bisogno
per scansarmi l'inferno,
fate dire messe e pregate molto per me
che gli si intenerisce il cuore
ai Santi e al Signore
e tutti me li perdonerà
mancanze e stupidaggini,
di questo figlio disamorato e insensato,
che, per niente, alle volte,
dal maligno si fa ingannare.

Quando io morirò,
sarà quando sarà,
alla fine della mia stella,
forse mi piacerebbe
che tutti mi ricordassero come:
"Fulgido esempio di marito
padre e uomo valoroso",
che fossero presenti
al mio funerale,
gente famosa
e persone importanti,
belle prediche di preti,
parolone risonanti,
di quelle che non si scordano…
per la prossima mezzora.

Sapete che vi dico,
parlando seriamente,
quando io morirò,
ve lo chiedo per favore,
unico lusso
che forse rimarrà un sogno:
una bara di tavola di poco conto,
senza cassa di lamiera e senza sudari,
sepolto sotto un olivo,
con una croce senza iscrizioni,
così, in un tempo brevissimo,
io ritornerò polvere.

La morte è cosa seria,
fratellino mio, tu che mi leggi,
serve per livellare montagne (2),
per ridurre ogni meschinità,
e io, che sono niente
che si crede Pantaleone (3),
devo morire ogni giorno,
per imparare a vivere.

Meno male che c'è la morte
che è maestra di questa vita!

1) Cognizione del tempo
2)Grandi problemi 3) Persona importante