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Categoria: ALAIMO FILIPPO 2004-2005
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LIONS CLUB LICATA

ANNO SOCIALE 2004- 2005
Presidente IRag. FILIPPO ALAIMO


CONFERENZA ZONALE "RISCHIO DESERTIFICAZIONE"

Prof. Calogero Castellino 
Presidente Comitato Lions 
"Rischio desertificazione: una emergenza"

Un saluto al delegato di zona Dr Giuseppe Distefano, ai relatori, alle autorità, ai soci lions, agli ospiti e a tutti i presenti.
In questo periodo abbiamo avuto abbondanza d'acqua, infatti se noi andiamo da Gela verso Palma, vediamo dei terreni completamente allagati, io ritengo che allagamenti e siccità sono due facce della stessa medaglia, infatti quando abbiamo avuto abbondanza di piogge non dobbiamo dimenticare che il Nord ha subito due mesi di siccità, come al contrario negli anni precedenti al Nord vi sono stati alluvioni, esondazioni e siccità nel meridione. La cosa strana per noi è l'alta piovosità in questi ultimi tre anni per cui possiamo dire che il problema della desertificazione è molto complesso ed ancora dobbiamo capirlo fino in fondo. Gli scienziati ci dicono che in questi anni c'è stato un aumento di 0,70 gradi centigradi di temperatura; questo innalzamento in così pochi anni è una cosa enorme, per cui il 2003 si è chiuso con un aumento della temperatura mai visto negli anni precedenti, basta ricordare le scene di panico per la mortalità in aumento degli anziani dovuta alle alte temperature estive rivelata l'ultimo anno; è ovvio che queste cose ci debbono fare riflettere perché è naturale che se noi non abbiamo una cultura per la salvaguardia del territorio e dell'ambiente avremo sempre più disastri. Dovremmo allora trovare fonti di energia alternativa per non bruciare petrolio ed inquinare l'ambiente perchè i gas serra ci distruggeranno, noi non siamo come gli abitanti del deserto del Sahara, zona una volta piena di vita, che non hanno colpa della desertificazione del Sahara, noi invece incidiamo sul territorio e sull'ambiente ogni giorno con i nostri rifiuti, scarichi tossici nell'aria, nei fiumi, nel mare; noi dobbiamo fare rispettare il protocollo di Chioto, dobbiamo dare un impulso per l'uso dell'energia ad idrogeno. Tutti questi progetti debbono essere portati avanti, noi come lions abbiamo l'obiettivo di informare l'opinione pubblica e di stimolare la classe politica. Questo è il nostro obbiettivo principale.
Abbiamo suddiviso questo convegno in due parti: l'acqua che è un elemento fondamentale per la vita e l'agricoltura che è il supporto fondamentale per la nostra sopravvivenza, per quanto riguarda l'acqua abbiamo il Prof. Ing. Salvatore Indelicato 
Ordinario di idraulica Università di Catania che ci parlerà su "La gestione delle acque tra siccità e alluvione" il Prof. Dott. Claudio Leto Ordinario di Ecologia Università di Palermo tratterà l'argomento "La fitodepurazione: uno strumento per la cura dell'ambiente " La fitodepurazione è un sistema per riutilizzare le acque reflue, noi sprechiamo un mare di acqua che si disperde ma che potremmo riutilizzare almeno per gli scopi irrigui e di pulizia delle case e delle città; successivamente nel campo dell'agricoltura il Prof. Dott. Riccardo Sarno Ordinario di Agronomia Università di Palermo ci intratterrà su "Strategie agronomiche per il controllo della desertificazione". L' Ing. Ignazio Sciortino Direttore Gen. delle Foreste della Reg. Sicilia affronterà il tema "Il dipartimento foreste nella desertificazione". Come anche i bambini sanno le piante assorbono anidride carbonica ed emettono ossigeno e tra l'altro il nostro ambiente, il nostro paesaggio si arricchirebbe con l'aumento della superficie boschiva. In ultimo il Dott. Ignazio Cammalleri, ricercatore Università di Palermo e presidente associazione "Amici della terra" ci parlerà su: "Il ruolo della vegetazione per prevenire i processi di desertificazione"
Ritengo che attraverso questi relatori avremo una conoscenza maggiore riguardo alle capacità che ha l'uomo di attenuare i processi involutivi e rallentare e sconfiggere la desertificazione.

intervento del Dr. Calogero Sodano
senatore della Repubblica italiana

Rringrazio i Lions che hanno organizzato questo convegno attorno a questo problema molto delicato che noi agrigentini conosciamo molto bene, e che interessa particolarmente la fascia di territorio che va da Sciacca ad Agrigento fino a Ragusa, voglio accennare ad una mia riflessione, presa dalla vita corrente.
Giorni fa, io faccio parte della Commissione esteri, sono stato invitato in Israele; 
oltre a farci vedere il famoso muro del pianto ci hanno mostrato i loro impianti.
Ricordo tempo fa in un congresso Lions ad Agrigento su questa tematica veniva affermato che il Libano ed Israele si rifornivano dal lago Tiberiade per l'approviggionamento idrico. Questo è vero in parte infatti l'acqua del lago Tiberiade serve metà Israele, l'altra metà del paese viene fornito dall'acqua prelevata con una serie di pozzi che arrivano dai 700 metri fino a 1500 metri sottoterra.
La cosa più importante è che una goccia d'acqua in Iraele non va persa, utilizzando anche le acque reflue con una serfie di accorgimenti tra i quali l'immagazzinamento in vasche sotto il deserto che purificano in parte l'acqua e la distribuiscono per gli usi irrigui.
Durante il trsasportio da Gerusalemme al Mar Morto, vedevamo dei tubi di colore giallo e verde che costeggiavano la strada; il nostro ambasciatore che ci accompagnava nella visita ci ha riferito che il tubo di colore verde era per l'acqua potabile, mentre quelko di colore giallo serviva per gli usi irrigui con utilizzazione finale nelle cooperative agricole.
In merito a questo mi sono posto la domanda perchè da noi l'acqua dissalata da Gela ci pervenga con una sola tubazione, i contadini che hanno bisaogno di acqua per uso irriguo, non potendola utilizzare, nè pagare, rompono per necessità le tubature e per questo sono denunziati per furto continuato ed aggravato d'acqua e sopratutto rompendo le tubazione non fanno arrivare acqua potabile alle città ed in particolare al posto terminale che è Agrigento, che per queste ragioni soffre ripetutamente la sete: basta che si rompa la condotta tra Gela e Licata o tra Licata e Palma o addirittura a Villaggio Mosè e l'acqua non arriva ad Agrigento.
Il dissalatore per Agrigento è un'ottima scelta. Sicuramente dovremo attrezzarci con laghetti artificiali, dissalatori.

RELAZIONE PROF INDELICATO

INTRODUZIONE Dr. DI STEFANO DELEGATO ZONA LIONS

RELAZIONE PROF. LETO

RELAZIONE PROF. SARNO

RELAZIONE ING. SCIORTINO