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Categoria: ALAIMO FILIPPO 2004-2005
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LIONS CLUB LICATA

ANNO SOCIALE 2004- 2005
Presidente IRag. FILIPPO ALAIMO


CONFERENZA ZONALE "RISCHIO DESERTIFICAZIONE"

Prof. Dott. Claudio Leto 
Ordinario di Ecologia Università di Palermo:
"La fitodepurazione: uno strumento per la cura dell'ambiente

La mia relazione è incentrata sulla fitodepurazione che è uno strumento utilissimo che riutilizza le acque reflue. 
L'acqua è una risorsa che serve a soddisfare i bisogni quotidiani per le attività domestiche e produttive. L'acqua viene defininita dolce per distinguerla da quella salata che costituisce l'acqua del mare. L'acqua salata costituisce il 97% dell'acqua esistente. Sulla terra esistono circa 1410 milioni di miliardi di metri cubi di acqua, ma solo il 3% è costituita da acque dolci. Di questa solo un terzo è utilizzabile dall'uomo, l'acqua è una risorsa rinnovabile secondo quel meccanismo che si definisce ciclo dell'acqua. L'acqua è un bene prezioso e insostituibile e non c'è nulla in grado di poterla sostituire. Nel 1998 il comitato internazione sull'acqua ha redatto un documento nel quale i rappresentanti dei paesi di tutto il mondo affermano che l'acqua è essenziale per la sopravvivenza della vita sul pianeta e che l'acqua rappresenta una res pubblica. Secondo l'ultimo report che abbiamo visto nella conferenza mondiale sullo sviluppo sostenibile di Joannesburg l'acqua viene definita come un elemento fondamentale per lo sviluppo socio economico dell'umanità.
I cambiamenti di stile di vita hano portato sprechi incalcolabili, alla diminuzione della disponibilità idrica ed a costi crescenti per reperirla. L'aumento della domanda d'acqua aggravata dai fenomeni d'inquinamento per le attività umane hanno determinato un ulteriore calo della disponibilità dell'acqua.
Secondo l'Accademia internazionale delle Scienze l'inquinamento è un'alterazione indesiderabile delle caratteristiche chimico-fisiche dell'aria, dell'acqua e della terra che può essere pericolosa per la vita umana e per quella delle altre specie e che deteriora le risorse delle materie prime,
La media di consumo dell'acqua potabile in Italia è di 250 litri a persona per giorno, parte di quest'acqua potabile viene utilizzata per scopi civili, giardino, pulizia casa, auto e toilette personale; per una doccia occorrono circa 60 litri d'acqua, da un rubinetto aperto escono circa 12 litri d'acqua al minuto, per lavarsi i denti occorrono 30 litri ogni 5 minuti, per lo sciacquone di casa occorrono da 10 a 20 litri; da un rubinetto che perde si possono sprecare da 30 a 100 litri di acqua al giorno. Oggi un miliardo e 400 milioni di persone non ha acqua a sufficienza, nel prossimo futuro tale cifra aumenterà fino a toccare la stratosferica cifra di 2 miliardi e mezzo. L'agricoltura e l'industria prelevano acqua dai fiumi e dal sottosuolo e la restituiscono con aggiunta di sostanze che in molti casi la rendono inutilizzabile; l'acqua apparentemente è una risorsa rinnovabile, le riserve idriche di buona qualità utilizzabili ai fini umani diminuiscono; la situazione siciliana si inserisce nel più generale problema idrico che riguarda tutto il pianeta e in particolare l'aria mediterranea, d'altra parte le cose si sono complicate con il contrarsi delle precipitazioni causate dall'effetto serra, dalla mancanza di politiche di difesa del suolo, dalla dersertificazione.Oggi il problema più serio per la nostra isola è il rischio di desertificazione in varie arie. Secondo le Nazioni Unite la desertificazione è la diffusione di condizioni desertiche al di fuori dei confini dei deserti esistenti, a causa dell'impatto negativo delle attività umane che solitamente implicano l'adozione di pratiche agricole improprie. La Sicilia dispone di un sistema di dighe e canali costruiti nell'immediato dopoguerra allo scopo di incrementare la produttività nell'agricoltura e nelle industrie, ma in fin dei conti abbiamo assistito che da un lato ci sono voluti tempi lunghi per la realizzazione delle opere dall'altro in certi casi l'inefficienza delle reti di distribuzione. La diminuzione della quantità d'acqua disponibile negli invasi è dovuta a vari fattori tra i quali la tropicalizzazzione; oggi assistiamo a piogge che cadono con forte intensità in periodi brevi. Occorre dotare la Sicilia di uno strumento globale che comporti la possibilità per tutti coloro che ne hanno bisogno sia per usi agricoli, industriali o civili di poter approviggionarsi d'acqua con le caratteristiche idonee allo scopo che si persegue, quindi è necessario mettere a punto delle strategie per la gestione delle acque e cioè ottimizzare le fonti attualmente disponibili, incrementare la quota di risorse idriche naturali. Vediamo quali possono essere le ipotesi praticabili: incremento delle precipitazioni, captazioni delle acque profonde da invasare, ricerche di acque sotterranee, dissalazione di acqua marina, razionalizzazione degli usi, diminuzione degli sprechi, riciclaggio delle acque depurate. Una consistente quantità d'acqua potrebbe essere reperita mediante il riuso delle acque reflue dai sistemi urbani, industriali ed agricoli attraverso tecniche a basso impatto ambientale e a costi sostenibili in modo da depurare le acque inquinate e riportarle nei limiti previsti dalle leggi vigenti. L'obbiettivo della fitodepurazione è quello di ottenere acqua depurata a basso costo e a basso impatto ambientale. Le acque opportunamente depurate possono essere impiegate per fini agricoli, ma anche per uso domestico e industriale. E' in questo contesto che s'inserisce la possibilità di fare ricorso alla fitodepurazione, utilizzando la capacità che hanno i vegetali di assorbire sia macronutrienti come azoto e fosfati sia metalli pesanti come cadmio, piombo e cosi via e successivamente restituire nell'ambiente acqua depurata. La fitodepurazione costituisce un settore specifico che prevede l'utilizzazione di organismi viventi come biomasse per la depurazione delle acque e la decontaminazione dei suoli. La fitodepurazione si inserisce benissimo in un'agricoltura tesa a valorizzare le risorse ambientali mediante tecniche a bassa energia, in fin dei conti si tratta di metodi che permettono la depurazione delle acque reflue di origine agricola, industriale ed umana. Nei sistemi di fitodepurazione gli inquinanti vengono attualmente rimossi attraverso processi fisici, chimici e biologici, quali filtrazione, adsorbimento, assimilazione da parte di organismi vegetali e degradazione batterica. Vediamo quali sono i sistemi di fitodepurazione: abbiamo il sistema a flusso sommerso orizzontale, il sistema a flusso sommerso verticale, il sistema a flusso superficiale tra i quali i lagunaggi, e le zone umide. In Italia esistono più di cento impianti di fitodepurazione, localizzati per lo più nelle regioni settentrionali; abbiamo 103 impianti a flusso sommerso orizzontale, 12 a flusso sommerso verticale, 16 a flusso superficiale, 4 lagunaggi, 1 zona umida naturale, 2 ricostruite e 25 impianti con soluzioni varie.
Vediamo quali sono i cosidetti fitovantaggi: una ridotta e facile manutenzione eseguibile da personale non specializzato, risparmio di luce elettrica, diminuzione di acque inquinate. L'acqua fitodepurata può essere impiegata per usi irrigui contribuendo così a migliorare l'economia agricola; può anche essere utilizzata in città per mantenere il verde nei giardini pubblici e privati; da far presente che molte città del Sud hanno carenza di verde pubblico per carenza di acqua da utilizzare per innaffiare, si capisce come con una quantità di verde pubblico la qualità della vita sarebbe migliore, anche dovuta all'azione positiva delle piante sulle polveri e sull'aria in genere.
Potrebbe essere utilizzata per i campi sportivi, quali campi di calcio e sopratutto da golf. A questo proposito la Federazione internazionale di golf non dà il permesso di effettuare tornei master, proprio per la mancanza di manto erboso nei campi da golf dell'Italia meridionale; come è prevedibile il poter effettuare gare internazionale esercita un grosso business economico sia per le federazioni che ospitano ma anche per le attività economiche e turistiche delle città ospitanti e porto l'esempio della Costa del Sol spagnola che fino a pochi anni fa era una delle zone povere della Spagna, oggi grazie agli investimenti in campi da golf (ne esistono circa 40) e nell'indotto: alberghi, campeggi, pizzerie, ristoranti, negozi per turisti ecc è diventata una delle attrazioni turistiche rinomate e con una espansione economica eccezionale. L'acqua che serve ad innaffiare i campi da golf proviene da impianti con fitodepurazione. 
Anche in Turchia vari sindaci si sono messi insieme per realizzare delle strutture di golf che poi sono il volano per gli alberghi e l'indotto: divertimenti, sale cinematografiche, ristoranti bar, gelaterie ecc; per far questo hanno ridotto al minimo i tempi di attesa per avere i permessi per le varie strutture.
La possibilità di avere acqua da fitodepurazione potrebbe avvantaggiare anche il calcio, nel quale la presenza di manto erboso da un impulso maggiore alle squadre sportive, se notiamo i nostri campi di calcio nel meridione sono tutti in terra battuta e ciò per mancanza di acqua per irrigare il manto erboso. In Sicilia abbiamo costruito un impianto di fitodepurazione che sfrutta la coltura idroponica cioè la potenzialità di alcune piante di assorbire macroelementi quali fosforo e minerali per la loro crescita depurando così l'acqua. questo impianto lo abbiamo realizzato presso il parco della gioventù di Raffadali con i fondi europei e la partecipazione nella progettazione e nella esecuzione dell'Università di Palermo. Dopo una grigliatura delle acque reflue per asportare i materiali grossolani e una sedimentazione per poter far andare in fondo altro materiale, l'acqua viene incanalata in delle vasche con una lieve pendenza per poter scorrere naturalmente, in queste vasche subisce l'azione dei batteri che demoliscono la sostanza organica e degli apparati radicali delle piante che assorbono fosforo ed altri elementi tossici ed infine grazie all'azione filtrante del terreno misto a sabbia che depura ulteriormente l'acqua. In Italia impianti siffatti sono dislocati uno nelle Marche, due in Sardegna di cui uno nell'isola Asinara e uno in Sicilia presso il parco della gioventù di Raffadali. Proprio per il rimboschimento effettuato e per l'impatto ambientale positivo (esteticamente si vedono soltanto piante di papiro con addobbi floreali in varie zone) molte coppie di giovani sposi vengono a fare le foto nuziali in questo impianto, ed oggi si assiste a visite di scolaresche che vengono portate in questo posto per l'educazione ambientale e ogni settimana almeno un pulmann di scolari approda al parco con l'impatto economico positivo, i bambini consumano panini, coca, dolci ecc. e l'incasso serve a far fronte alle spese di gestione del parco.
Premetto che noi abbiamo depurato l'acqua più schifosa che esiste, cioè l'acqua proveniente dai caseifici, quest'acqua viene portata in una grossa vasca dove viene immessa dell'aria che contribuisce a demolire le macromolecole con l'ossidazione, dopodichè abbiamo trasferito quest'acqua nelle due vasche di decontaminazione che sono lunghe 50 metri e larghe 1 metro e con altezza di 30 cm piene di pietre di fiume (ciotoli) senza spigoli e con una pendenza del 2 % e con piante di papiro che hanno alta capacità di depurazione e che crescono nell'acqua: dopo la prima vasca l'acqua viene inviata nella seconda vasca che la le stesse caratteristiche e che depura ulteriormente l'acqua, dopodichè l'acqua viene incanalata e trasportata lungo il parco per usi irrigui. Le due vasche si inseriscono egregiamente nel parco senza deturparlo ma dando al parco una zona umida e con fitta vegetazione di papiro. I vantaggi sono: alimentazione per caduta senza costi di energia elettrica, assenza di prodotti chimici, ampie gamma di piante da utilizzare, facilità di impianto delle stesse piante, crescita rapida, impatto ambientale positivo con possibilità ad esempio di mettere delle ninfee nelle vasche che oltre a depurare danno un impatto visivo molto bello, da non dimenticare il fatto che il non trattamento delle acque comporta la immissione nei fiumi e quindi nel mare di acque sporche ed infine l'utilizzazione delle acque finali a scopi irrigui, servizi igienici e pulizia dell'ambiente. Questi sistemi a differenza di altri sistemi di depurazione non necessitano di manufatti in cemento, vasche che danno un impatto ambientale negativo, anzi solo occhi attenti da lontano possono indicare la presenza del sistema di fitodepurazione.
Questi impianti possono essere installati in aziende zootecniche, in residence turistici, che hanno bisogno di molta acqua per il verde, possono essere utilizzati dai piccoli comuni, o piccole isole come Linosa o Ustica. Occorre far marciare insieme l'attività di programmazione politica e di ricerca universitaria con una forte intesa, in modo da favorire non solo le piccole città, ma anche le grandi città che hanno un quantitativo notevole di acque reflue; le acque depurate, con l'utilizzazione nelle campagne e nei servizi delle città potranno far in modo di usare l'acqua potabile per scopi umani, da non dimenticare che l'acqua depurata anche se non venisse utilizzata potrebbe essere portata ai fiumi e quindi al mare con un carico di inquinanti minori contribuendo così alla pulizia delle acque dei fiumi e dei mari.

PRESENTAZIONE PROF. CASTELLINO -  SENATORE SODANO

RELAZIONE PROF INDELICATO

INTRODUZIONE Dr. DI STEFANO DELEGATO ZONA LIONS

RELAZIONE PROF. SARNO

RELAZIONE ING. SCIORTINO