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Categoria: ALAIMO FILIPPO 2004-2005
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LIONS CLUB LICATA

ANNO SOCIALE 2004- 2005
Presidente IRag. FILIPPO ALAIMO


 
CONFERENZA DONAZIONE: UN ATTO D'AMORE

 Prof. Gino Schilirò
Dir. Clinica ematologia pediatrica. Univ. CT
"Utilizzo cellule staminali nei trapianti"

l Professore Schilirò da 30 anni si occupa di leucemie e tumori nei bambini.


Premettendo che circa 30 anni fa la comparsa di una leucemia voleva dire per il 90 % dei bambini affetti da tale patologia morte sicura nel giro di 1 anno e che invece oggi circa l'80% delle leucemie vanno a guarigione, per il restante 20% si pone il problema alla prima ricaduta di intervenire ed il trapianto di midollo osseo oggi ha dato speranza a quei bambini che, nonostante la terapia antiblastica hanno delle ricadute.
Il problema del trapianto del midollo osseo ha molte sfaccettature: la compatibilità tra donatore e ricevente è uno dei capisaldi ed ecco allora la necessità di avere una banca dati con la descrizione dettagliata di istocompatibilità HLA.
Certo la soluzione sarebbe quella di poter prendere il midollo osseo da una parente consanguineo, come un fratello, ma anche tra fratelli non sempre c'è istocompatibilità dei tessuti e considerato che ogni famiglia mette al mondo meno di due figli, spesso non si ritrovano all'interno del nucleo familiare persone idonee per donare il midollo.
Essere donatori di midollo è semplice: basta inizialmente un prelievo di sangue per caratterizzarlo ed immettere i dati nel registro dei donatori di midollo osseo. Questi registri sono consultabili dagli addetti ai lavori cosicché le unità operative richiedono il midollo (in pratica questo si ottiene con una semplice trafusione) che verrà impiantato sul ricevente.
E' evidente che il ricevente prima di effettuare il trapianto di midollo osseo si sottoporrà a una seduta terapeutica nella quale verrà distrutto il midollo osseo malato(tramite radiazioni) per poi infondere il nuovo midollo osseo del donatore.
Dal momento della distruzione del midollo al momento dell'attecchimento passano circa 6 settimane pericolosissime perché il trapiantato colla distruzione del midollo ha distrutto le sue difese per cui in queste settimane dovrà stare in stanze asettiche per evitare pericolose contaminazione proprio nel momento in cui le difese dell'organismo sono nulle.
Altro problema è quello del rigetto. Ogni organismo tende a riconoscere le proprie cellule e a rigettare quelle che non conosce come proprie avendo una istocompatibilità diversa.
In Sicilia ogni anno vi sono ben 140 casi tra leucemie e tumori.
Bisogna insistere specie nelle scuole sul concetto della donazione, che è diversa per il cordone da quella del midollo osseo a quella dei trapianti di organi.
Bisogna in Sicilia portare alla conoscenza di tutti che la donazione è un atto d'amore

Relazione Dott. Giovanni Moscatelli

Relazione Dott. Lillo Ciaccio

Relazione Dott.ssa Mirella Falzone Tricoli