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Categoria: CASTELLINO CALOGERO ANNO SOCIALE 2002-2003
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LIONS CLUB LICATA

ANNO SOCIALE 2002- 2003
Presidente Prof. CALOGERO CASTELLINO



 

CONFERENZA: RIMBOSCHIMENTO: UNA RISPOSTA ALLA DESERTIFICAZIONE

 

SALUTO DEL PRESIDENTE LIONS LICATARELAZIONE Prof. Calogero Castellino

Rivolgo un saluto a tutti i partecipanti e particolarmente al Presidente del Consiglio Provinciale Dott. Carmelo Castiglione, al Sindaco di Licata dott. Saito, al Sindaco di Palma dott. Falsone e alle autorità lionistiche ai Presidenti dei Club Service di Licata e a tutte le Autorità presenti.

Questa Conferenza "Il Rimboschimento: una risposta alla Desertificazione è stata concepita dal Lions Club di Licata perché noi riteniamo che la forestazione sia una risposta veramente semplice alla desertificazione; una delle tante risposte ma quella che non ha bisogno di tanti studi, di tanti approfondimenti perché capisco come voi che laddove ci sono i boschi, laddove ci sono gli alberi si determina una situazione favorevole anche per le pioggie e sotto il profilo paesaggistico e in una parola si determina una situazione complessiva favorevole sotto il profilo turistico ed ambientale.
Il Lions di Licata, l'anno scorso, in questa sede di palazzo Frangipane ha fatto una Convegno sulla Desertificazione che ha avuto vasta eco anche all'esterno di Licata ed è stato di grande interesse perchè ha cercato di dare risposte a temi di grande spessore, mi riferisco alla presenza di relatori dell'ENEA e dell'Università di Messina che hanno dibattuto il tema della Desertificazione sviscerandolo in tutte le sfaccettature che il problema comporta e proponendo soluzioni fattibili.
Noi vogliamo proseguire su questa scia per tenere desto l'interesse sia della Pubblica Amministrazione, degli Enti Locali che della collettività, perché noi non possiamo farci illusioni, anche se l'Inverno attuale è abbastanza piovoso, l'attuale piovosità è poca cosa rispetto ai bisogni idrici della città, delle campagne, considerando che l'attuale piovosità, così ci informa il Dottor Vassallo, che partecipa a questa Conferenza è di 50 millimetri di pioggia in questo scorcio di anno , per cui l'attuale piovosità per le piante di alto è un'inezia.
Vi ringrazio di essere presenti e passo la parola al Sindaco di Licata Dott. Giovanni Saito

SALUTI DEL SINDACO DI LICATA Dott. Giovanni Saito

Rivolgo il mio saluto personale e dell'Amministrazione comunale che presiedo a tutti i partecipanti alla Conferenza che ha per tema "Il Rimboschimento una risposta alla desertificazione.
Saluto e ringrazio il Presidente del Lions di Licata Prof. Calogero Castellino, il signor Sindaco di palma Dott. Falsone, il signor Presidente del Consiglio provinciale di Agrigento Dott. Carmelo Castiglione ed un saluto particolare al Dott. Ignazio Sciortino dirigente regionale del Dipartimento Foreste della Regione Siciliana che da sempre ha mostrato una forte sensibilità per i problemi ambientali di licata e che sicuramente in questa occasione si attiverà affinché la regione Siciliana potenzi la forestazione del nostro territorio provvedendo al rimboschimento delle colline di Licata.
Ibn questa sede è d'obligo ricordare lo studio dell'ENEA a Licata in quanto pone all'attenzione di tutti le problematiche dando le soluzioni opportune quali quella anche del rimboschimento, anche perchè l'Ammisitrazione Comunale a seguito dello studio dell'Enea e indipendentemente da questo si sta dando da fare per questo grave stato di siccità che si verifica annualmente nel nostro territorio con minidissalatori e con il riutilizzo delle acque reflue. Auguro Buon lavoro tutti i partecipanti alla Conferenza

SALUTI E RELAZIONE DEL SINDACO DI PALMA DI MONTECHIARO Dott. Gaetano Falsone

Un saluto a tutti i presenti,ed in particolare al Prof. Calogero Castellino, al Dott. Carmelo Castiglione e al Dottor Vassallo.
Prima di fare delle mie considerazioni personali ritengo sia fondamentale parlare sul concetto di desertificazione, Questo concetto si è evoluto nel corso degli anni nel tentativo di definire un processo che seppur caratterizzato da cause locali sta sempre più assumendo la connotazione di un problema globale. Molte sono state le conferenze delle Nazioni Unite sulla desertificazione , una a Nairobi nel 1977 che adottò la definizione di desertificazione: riduzione o distruzione del potenziale biologico del terreno che può condurre a condizioni desertiche; la seconda conferenza delle Nazioni Unite su Ambiente e sviluppo tenutasi a Rio de Janeiro nel 1992 indicò nella cooperazione internazionale finalizzata allo sviluppo sostenibile dei paesi più poveri una nuova strategia per una lotta al degrado ambientale. La desertificazione e il degrado delle terre interessano con intensità ed estensione diverse anche i paesi europei che si affacciano sul bacino del Mediterraneo
Le regioni dell'Italia meridionale sono esposte a stress di natura climatica spesso non sostenibile per le attività umane. A livello nazionale l'implementazione della Convenzione dell'agenda 21 si prefigge di determinare nuove alternative di salvaguardia ambientale e di sviluppo che compatibilmente con i vincoli imposti dalla situazione esistente offrono un alternativa all'emigrazione e all'abbandono del territorio. 
Il termine di desertificazione rimanda all'immagine dei deserti, che sono cosistemi naturali che si espandono o retrocedono nel corso di anni o addirittura di secoli. Quando si parla di desertificazione quindi non ci si riferisce alla espansione naturale dei deserti ma a quei processi sociali ed economici attraverso i quali le risorse naturali e il potenziale vitale dei terreni vengono degradati per le pratiche insostenibili per la pressione demograficae per la cattiva gestione del territorio da parte dell'uomo.
Ad aggravare questi processi si sovrappongono gli eventi naturali: cambiamenti climatici, erosioni
idrica, eolica. salinizzazione dei terreni che sono sempre più catastrofici. Le zone in Italia più interessate dal processo di desertificazione sono soprattutto le grandi e le piccole isole insieme alle coste del Sud, la Sicilia, la Sardegna, le isole Pelagie, Pantellera, le Egadi e parte della costa di Puglia, Calabria e Basilicata. Per un totale di 5 regioni, tredici province, 16100 Km quadrati per un territorio pari 5, 13 % del territorio italiano. La regione dove più alto è il rischio di terre aride e desolate è la Sicilia con il 36,60% del territorio, e in particola le 5 province Siracusa, Enna, Ragusa Trapani ed Agrigento. La nostra Provincia di Agrigento fa parte di un territorio che a causa delle mancate piogge è soggetta più di tutte ad essere oggetto di desertificazione. Certamente la dice lunga che quest'anno di grande siccità ha creato notevolissimi problemi alle nostre comunità, che vanno da Palma di Montechiaro a Licata, da Agrigento fino a Gela. Nello stesso tempo l'emergenza idrica ha creato una situazione drammatica per le nostre cittadine mettendoli anche in ginocchio; allora la desertificazione è un fenomeno da attenzionare anche perché sta creando notevoli problemi; una delle risposte allora è la forestazione, perché questa potrebbe dare un aiuto concreto ed efficace alla desertificazione; potrebbe anche dare una risposta a livello occupazionale ed è importante perché se noi consideriamo le due comunità, Palma di Montechiaro potrebbe avere un livello occupazionale per la forestazione per circa 30-35 persone, Licata sicuramente una sessantina, quindi allargando queste grosse opportunità si potrebbe avere una risposta anche se modesta all'emigrazione attuale.
Faccio un appello non solo alla Regione che può predisporre atti normativi per facilitare questa possibilità di forestazione nell'ambito del territorio palmese e licatese, ma credo di fare anche un appello alle autorità locali di Licata affinché le nostre due cittadine possano avere una maggiore cooperazione creando un asse privilegiato, creando quelle condizioni di sviluppo per le nostre comunità che sono accomunati da legami storici, quali i Di Cara,e i Tomasi di Lampedusa, personaggi storici sia di Licata che di Palma, per creare condizioni di sviluppo per tutto questo territorio. Grazie

RELAZIONE DOTT. ING. IGNAZIO SCIORTINO

RELAZIONE DOTT. ING. IGNAZIO VASSALLO